Le cause di sterilità femminile più frequenti sono rappresentate da disturbi dell'ovulazione, anomalie anatomiche, danni tubarici.
Le cause di sterilità maschili sono principalmente riconducibili ad alterazione nella produzione dello sperma, ostruzioni anatomiche, disturbi immunologici. Alle coppie vengono offerte diverse possibilità in base al tipo di sterilità diagnosticato. La maggior parte delle pazienti viene trattata con successo mediante i farmaci; la chirurgia rappresenta un'altra possibilità per riparare i danni specifici degli organi riproduttivi.
Per i maschi le prospettive sono farmaci, chirurgia e tecniche di riproduzione assistita.
Le tecniche efficaci per combattere l'infertilità hanno un successo medio del 25% per cui vanno ripetute più volte. La semplice induzione dell'ovulazione per compensare alterazioni ormonali ha un tasso di successi molto più elevato.
Comunque, nel valutare le possibilità di successo è bene ricordare che diversi fattori influiscono sulla riuscita della terapia quali ad esempio l'età della donna, la durata dell'infertilità di coppia ecc., ma che comunque bisogna sempre reagire a quel tipico stato di depressione successivo ad ogni ciclo terapeutico che non abbia determinato una gravidanza.
Come abbiamo precedentemente visto i tentativi necessari possono essere numerosi.
Le linee guida del trattamento coinvolgono sempre la coppia, mai solo il singolo.
E' bene:
-cercare di seguire questa difficile via insieme. Il trattamento riguarda la coppia, non l'individuo; se possibile, a ogni visita del medico dovrebbero essere presenti entrambi i partners;
-comunicare regolarmente e capire che i sentimenti di rabbia, frustrazione e ansia sono normali e che condividerli può aiutare a superarli;
-leggere quanto più possibile sull'infertilità e parlare con altri che hanno avuto problemi simili;
-prendere in considerazione la possibilità di fasi di depressione e di ansia;
-cercare un aiuto psicologico da parte di amici, familiari, gruppi di supporto o altre persone in grado di dare validi consigli.
Tuttavia si aprono sempre nuove speranze e recentemente si è parlato di un nuovo farmaco (rhFSH) ottenuto con la tecnologia da DNA ricombinante che offre buone opportunità terapeutiche.
E' frutto della ricerca dell' AresSerono, già registrato in Finlandia e Svezia, dal '95 è munito di registrazione Europea. L'uso delle biotecnologie ha permesso di ottenere l'ormone follicolo stimolante (FSH), che regola le capacità riproduttive umane, al massimo grado di purezza e quindi più attivo.
Inoltre con questa tecnica di produzione ci si affranca dai limiti naturali derivanti dal fatto che fino ai giorni nostri l'ormone veniva estratto dall'urina umana e quindi necessariamente se ne avevano quantità limitate.
pubblicazione del 1996
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