Negli ultimi due decenni non è stato sviluppato alcun nuovo metodo, e quantunque in molti paesi abbiamo assistito alla integrazione dei bambini svantaggiati, così come alla comparsa di apparecchiature tecniche avanzale per i minorati dell'udito, tuttavia non abbiamo visto alcuna nuova specifica idea educativa.
L'approccio pedagogico ai divenuti sordi o male udenti, solo di recente ha visto l'introduzione di pratiche nuove.
Si vedano il VIPedagogic della Svezia e i gruppi auto-aiuto (Self- Help) degli USA.
Accade ancora che in alcuni paesi in cui si è introdotto di recente un approccio pedagogico verso le sordità acquisite, i sistemi pedagogici introdotti sono simili a quelli già introdotti in altri paesi venti o trenta anni fa.
Oltre al problema della istruzione di base dei bambini e degli adulti, occorre occuparsi
dell' istruzione complementare teorica e pratica della popolazione con problemi di udito.
Ciò implica la questione della possibililà di una istruzione permanente che consenta alla popolazione minorata dell'udito di far fronte alle richieste della moderna società tecnologica.
La differenziazione delle metodologie dell Istruzione dei minorati dell' udito in funzione dello svantaggio e della situazione individuale di ciascuno richiederà non solo speciali teorie pedagogiche, ma anche lo sviluppo di una prassi pedagogica per gli educatori che dovranno lavorare con gli studenti sordi in molte differenti situazioni.
Per sviluppare una teoria pedagogica è necessario un approccio psicologico che ponga in relazione la perdita uditiva con il rimanente della personalilà e con l'ambienle psicosociale in cui l'individuo è collocato.
Questo concerne in parte la conformazione della rete relazionale prossima alla persona svantaggiata ed in parte l'atteggiamento della socielà nel suo complesso nei riguardi delle persone svantaggiate.
L'atteggiamento della società si manifesta non solo nel contatto diretto tra persone svantaggiate e persone non svantaggiale, ma sarà insito nel complesso delle leggi e delle consuetudini, in campo giuridico ed economico, che riguardano i cittadini portatori di qualche svantaggio.
Ed allora, se desideriamo seguire come persone coloro i quali dopo una diagnosi
di minorazione uditiva si sono dotati di apparecchiature tecniche ottimatizzate, dobbiamo compiere una ampia osservazione per vedere come orientare ottimalmente le loro condizioni di vita mediante un sistema di istruzione e di integrazione funzionale che prenda in considerazione non solo la perdita uditiva, ma l'intero loro "spazio vitale" .
Solo in questo modo la persona svantaggiata godrà di uguali diritti ed opportunità.
E' auspicio del Comitato IFHOH sui problemi dell' Istruzione che esso possa avere parte attiva nel creare un sistema educativo migliore per i bambini e gli adulti sordi, e con ciò sostenere la IFHOH nel suo sforzo di dare alle persone minorate dell'udito sparse nel mondo una vita sensata e ricca.
Lars von der LIETH
Professore Associato
Università di Copenhagen
Pubblicazione 1992 ?????
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