La parotide si trova anteriormente all'orecchio, è dotata di un dotto proprio (dotto di Stenone) ed è attraversata dal nervo facciale e da suoi rami.
La sottomascellare si trova subito al di sotto della mandibola. la saliva prodotta da questa ghiandola raggiunge il cavo orale per mezzo del dotto di Wharton.
La sottolinguale è formata da un complesso di piccole ghiandole situate sul pavimento della bocca, la saliva da loro prodotta raggiunge il cavo orale attraverso più dotti.
La loro funzione è ovvia: servono per produrre saliva. La saliva è un liquido importante per la masticazione e per mantenere l'igiene del cavo orale. Le ghiandole salivari costituiscono un gruppo di ghiandole specializzate nella produzione di saliva e si trovano esclusivamente in rapporto con la cavità orale. Come vedremo le più importanti malattie di questo distretto sono, almeno in alcuni casi, piuttosto singolari.
Sindrome di Sjögren
E' una malattia che nelle sue fasi iniziali si presenta con un aumento di volume delle ghiandole parotidi, poi l'aumento di volume si estende alle altre ghiandole salivari maggiori. II sintomo principale è la riduzione della salivazione, quindi secchezza della bocca. A questo sintomo, quasi costantemente, si accompagna un deticit della secrezione lacrimale. Non è raro che questi pazienti presentino anche una congiuntivite secca, cioè una malattia degli occhi.
La sindrome di Sjögren è espressione di un disordine immunitario, cioè di quel meccanismo di difesa interno, costituito dalla produzione di anticorpi.
Parotite acuta epidemica.
E' una malattia virale piuttosto diffusa, è anche nota col nome di "orecchioni". La malattia esordisce con febbre e aumento di volume delle ghiandole parotidi. La malattia è solitamente bilaterale, ma può anche limitarsi ad una sola ghiandola. La parotide si presenta ingrossata, di consistenza molle, non dolente. Sono facilmente colpiti i bambini. E' rara negli adulti. Il paziente che ha manifestato per una volta questa malattia acquisisce una propria immunità e ben difficilmente si ammala per una seconda volta.
La febbre dura 4-5 giorni e l'infiammazione si esaurisce nell'arco di dieci-quindici giorni.
Importanti sono le complicanze, queste possono colpire il testicolo o l'ovaio, con la possibilità di provocare una sterilità. Altre complicanze importanti sono le meningiti, le encefaliti e le neuriti del nervo vestibolo-cocleare. In quest'ultimo caso si può avere sordità di un orecchio solo.
Scialodeniti acute e croniche.
Sono le infiammazioni più comuni delle ghiandole salivari. La parotite epidemica appartiene a questo gruppo. Queste malattie, in particolare quelle croniche, si caratterizzano per un decorso con scarsi segni clinici, il dolore è lieve o in alcuni casi assente. In un primo tempo la ghiandola può aumentare di volume, poi, col passare del tempo tende all'atrotia.
I Calcolosi salivare.
E' una malattia poco conosciuta. A volte mi capita di osservare alcuni pazienti che stentano a credere di avere un calcolo in una ghiandola salivare. La malattia ha sintomi molto caratteristici, che prendono il nome di colica salivare. Il paziente riferisce di aver sentito un dolore intenso all'inizio della masticazione e poco dopo si è gonfiata una ghiandola salivare. La ghiandola più colpita è la sottomandibolare, però non è eccezionale riscontrare questa malattia anche nella parotide.
Sul piano diagnostico sono utili l'ecografia della ghiandola e la radiografia. Quest'ultima può essere diretta oppure si esegue una scialografia, cioè l'introduzione di mezzo di contrasto radiopaco prima dell'esecuzione del radiogramma, iniettandolo in un dotto.
A volte, i piccoli calcoli possono uscire spontaneamente dal dotto con il semplice supporto di una terapia farmacologica. Però, in questa malattia, la terapia a cui si ricorre più frequentemente è l'intervento chirurgico.
Tumori benigni e maligni.
I tumori delle ghiandole salivari sono malattie che comportano un aumento di volume o variazioni di consistenza di una sola ghiandola. Le neoformazioni maligne delle ghiandole salivari sono eventi piuttosto rari. La sintomatologia è piuttosto sfumata, sono utili accertamenti strumentali ecogratici, con radiologia tradizionale ma soprattutto con le più recenti metodiche della TAC e della risonanza magnetica nuclere. Dopo aver effettuato la diagnosi il trattamento più efficace, se possibile, è quello chirurgico.
Adenomadi tipo salivare.
A carico delle ghiandole salivari possono presentarsi neoformazioni con un omportamento del tutto caratteristico. Questi sono tumori che conservano caratteristiche di benignità sia in corrispondenza del focolaio principale che in altri eventuali focolai secondari. Il decorso di questa malattia è molto lento. Il trattamento è quello chirurgico che comporta l'asportazione della ghiandola. L'asportazione chirurgica delle ghiandole salivari parotide e sottomascellare comporta il problema di dover conservare alcuni rami nervosi. La parotide è attraversata dal nervo facciale che si sfiocca a ventaglio nei suoi rami principali. L'intervento comporta l'isolamento di questo nervo e la sua conservazione.
La sottomandibolare è in stretto contatto con il ramo marginale della mandibola, si tratta di un sottile filamento nervoso che proviene sempre dal nervo facciale e va ad innervare muscoli delle labbra. Anche in questo caso l'atto chirurgico si prefigge di conservare questo piccolo nervo.
Le ghiandole salivari sono un gruppo di ghiandole non particolarmente conosciuto, le loro malattie, con l'esclusione dei tumori maligni, raramente comportano gravi danni. Vogliamo ricordare però come siano invece importanti e frequenti i sintomi che possono determinare. Ricordo in particolare la secchezza della bocca, è questo un sintomo estremamente fastidioso a cui spesso si associa l'alito cattivo.
Un altro segno importante è l'aumento di volume di una o più ghiandole, che, nei casi gravi, arriva ad essere ben visibile, deformando il viso. Ritengo importante che ogni persona esegua una semplice palpazione del suo volto. Tra i segni che dovrebbero far sospettare una malattia di· queste ghiandole ricordo l'aumento di volume, soprattutto se colpisce una sola ghiandola e, un altro segno importante, è un aumento di consistenza di una ghiandola o di parte di essa.
Anche in queste affezioni, in particolare nelle forme acute e nella calcolosi. è presente il dolore. Questo sintomo può essere acuto, come nella colica salivare, mentre più spesso si tratta di una dolenzia continua o subcontinua come nei tumori.
A mio parere è facile comprendere che le ghiandole salivari sono un distretto particolarmente delicato del nostro corpo e le malattie che le colpiscono non sempre si caratterizzano con segni ben defniti. Ricordo inoltre che alcune di queste malattie possono colpire i bambini, come la parotite epidemica, mentre altre si distribuiscono soprattutto nell'età media e avanzata. Colpiscono entrambi i sessi, anche se non è raro riscontrare una modesta prevalenza del sesso femminile. Ritengo importante che ciascun uomo sappia conoscere bene il proprio corpo e possa tener presente anche quegli organi, come le ghiandole salivari, che appartengono ad un distretto limitato del nostro organismo e le loro affezioni sono, nell'ambito di tutta la patologia umana, tra le meno frequenti.
Carlo GOVONI
Specialista in otorinolaringoiatria
Reggio Emilia Tel. 0522.557319
Verbania – Tel. 023.405421
Pubblicazione Dicembre 1997
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