A partire dal 1960 si affermò il vaccino vivo ed attenuato di Sabin. Questo vaccino eliminò in poco tempo le paralisi che ogni anno colpivano decine di migliaia di bambini e di adolescenti ed ebbe un effetto trainante sulle altre vaccinazioni. A quel momento, quindi, i vaccini da somministrare nella prima infanzia erano diventati quattro: poliomielite, vaiolo, difterite, tetano.
In questa tabella riportiamo i vaccini di interesse pediatrico con l'anno della loro comparsa:
vaccinazione antivaiolosa | 1800 |
vaccinazione antidifterica con miscele di tossina e antitossina | 1913 |
vaccino antitubercolare vivo ed attenuato BCG | 1921 |
anatossina difterica. Vaccino pertossico | 1923 |
anatossina tetanica | 1924 |
vaccino DPT (difterite-pertosse-tetano) | 1947 |
vaccino poliomielitico ucciso | 1954 |
vaccino poliomielitico vivo ed attenuato | 1958 |
vaccino vivo ed attenuato contro il morbillo | 1963 |
vaccino vivo ed attenuato contro la parotite | 1967 |
vaccino vivo ed attenuato contro la rosolia | 1969 |
vaccino MRP (morbillo-rosolia-parotite) | 1971 |
vaccino da plasma contro l'epatite B | 1980 |
vaccino vivo ed attenuato contro la varicella | 1984 |
vaccino anti H influenzae tipo B | 1985 |
vaccino recombinante contro l'epatite B | 1986 |
vaccino anti-epatite A | 1992 |
vaccino pertossico acellulare | 1992 |
Nel corso degli anni '80 scomparve dall'uso il vaccino contro il vaiolo che ha eliminato la malattia e tolto dalla circolazione i suoi agenti patogeni. Contemporaneamente si afferma il vaccino combinato MRP (morbillo-rosolia-parotite) e si comincia ad affrontare il problema dell'epatite B, una malattia infettiva non propriamente nuova, ma esplosa nel nostro tempo. Per prima l'Italia impiega il vaccino e nel 1991 la vaccinazione è resa obbligatoria per tutti i nuovi nati.
Il calendario delle vaccinazioni è regolato dalla legge n. 166 del 27 aprile 1981 (vaccinazione obbligatoria combinata antidifterico-tetanica e anti-polio orale nel corso del 1° anno di vita) e dalla legge n. 165 del 27 maggio 1991 (vaccinazione obbligatoria contro l'epatite B) e prevede l'applicazione del disegno di legge n. 3096 (obbligatorietà della vaccinazione tripla morbillo-rosolia-parotite).
Riassumiamo in questo schema il calendario delle vaccinazioni:
• Dopo il compimento del secondo mese nel corso del terzo DT, Polio orale, e Epatite B
• I dose Dopo 6/8 settimane DT, Polio orale, Epatite B
• II dose A 10-11 mesi DT, Polio orale, e Epatite B
• III dose A 13-15 mesi MRP Dose unica
• Durante il 3° anno Polio orale IV dose
• Durante il 6° anno DT Richiamo
• Successivamente ogni 10 anni T o TD Richiami
REAZIONI Possono presentarsi reazioni a livello locale e/o generale
REAZIONI LOCALI Le reazioni locali sono distinte in base alla loro natura in
non immunologiche e immunologiche.
Le prime sono dovute più spesso all'adiuvante (sali di alluminio) presente in molti vaccini. Tali composti possono causare, specie se l'iniezione è poco profonda, dolore e gonfiore. Le reazioni immunologiche si verificano soprattutto a seguito dell'iniezione di anatossine difterica e tetanica. Si osservano più frequentemente dopo le dosi di richiamo e possono essere distinte in:
immediate (tipo I): entro 30 minuti: orticaria, eritema, ponfi; tipo arthus
(tipo III): eritema, edema (sino a necrosi) che compaiono dopo 6-24 ore oppure dopo 5-7 giorni;
ritardate (tipo IV): a 48-72 ore: eritema, indurimento
REAZIONI GENERALI Si identificano quasi sempre con la febbre; questa può comparire entro 2-6 ore dall'iniezione e comunque entro 24 ore. Sono più frequentemente causate dai vaccini contenenti sospensioni di batteri GRAM negativi perché il corrispondente antigene è per sua natura pirogeno. L'effetto è in rapporto con la quantità di batteri presenti nella dose ed anche per questa ragione la percentuale più elevata di reazioni febbrili è provocata dal vaccino pertossico in cui la massa di batteri della pertosse contenuti in ogni dose di vaccino DTP è infatti pari a 300 mcg in peso secco. Quando la febbre è alta può essere causa di convulsione nei bambini. In questo caso le successive dosi di vaccino pertossico o di vaccino DTP sono cancellate e si impiega il vaccino DT per completare il ciclo di vaccinazione. Inoltre non si deve somministrare vaccino pertossico (DPT) a bambini con alcuni disturbi neurologici e non si devono somministrare vaccini con virus o batteri vivi se è noto uno stato di immunodeficienza primaria o secondaria.
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