AMICO SOLE

Mercoledì 26 Aprile 2006 20:05
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E’ con l'abbronzatura che il nostro organismo si difende da raggi solari la cui energia determinerebbe gravi lesioni cellulari se non venisse schermata da un fattore di naturale difesa della nostra pelle: la melanina contenuta nelle cellule epidermiche basali dette "melanoblasti". L'origine della pigmentazione è di natura enzimatica ed avviene ad opera di un enzima la Dopaossidasi - su di un aminoacido, la Tirosina.
La quantità di melanina prodotta è legata al tipo di pelle, alla lunghezza d'onda delle radiazioni incidenti e alla durata dell'esposizione.
I soggetti di carnagione chiara come i biondi, i rossi e i lentigginosi sono generalmente meno dotati di protezione naturale e quindi più predisposti alle frequenti complicanze che subiscono coloro che nella ricerca della sospirata tintarella si espongono troppo o senza protezione alle radiazioni solari.
L'esposizione al sole deve essere graduale e progressiva: all'inizio conviene limitarla a periodi non superiori ai 15 minuti al giorno poi il periodo di esposizione può essere aumentato tenendo conto del clima, dell'ora e quindi dell'intensità dei raggi ultravioletti.
I raggi più pericolosi sono quelli pressoché perpendicolari alla superficie terrestre per cui è consigliabile molta prudenza a chi si espone ai raggi solari tra le 11 e le 14, meglio anzi restare sotto all'ombra di un albero e con il capo protetto. E’ importante ricordare che i raggi solari attraversano l'acqua, le nubi, che sono riflessi da neve, sabbia e che non sono ridotti dall'intensità del vento. Per ottenere una buona abbronzatura è necessario essere cauti proteggendo soprattutto all'inizio la pelle con filtri solari artificiali e cioè con prodotti anti solari filtranti scelti secondo il tipo di pelle e la durata dell'esposizione. Si tratta di oli, creme, emulsioni costituite da sostanze capaci di bloccare selettivamente i raggi ultravioletti più nocivi che sono capaci di causare più facilmente le scottature. Queste sostanze costituiscono più comunemente quello che si chiama "fattore di protezione" e che rappresenta il numero di volte per il quale può essere aumentata la durata di esposizione al sole senza correre il pericolo di scottature. Non tutti sanno che questi filtri artificiali devono essere applicati qualche ora prima dell'esposizione al sole per permettere alla pelle di assorbirli meglio. E’ altresì necessario il massaggio e l'applicazione ripetuta ogni 3-4 ore poiché sudore e bagno ne riducono l’effetto.
Le labbra che sono molto delicate vanno protette con burro di cacao e gli occhi soprattutto quelli chiari devono essere protetti da occhiali che schermino efficacemente la luce ultra violetta ed infrarossa.
In ultimo teniamo presente che farmaci come tetracicline, sulfamidici ed ormoni possono interagire con il sole aumentandone l'azione o producendo antiestetiche macchie e pigmentazioni al viso (ad esempio contraccettivi orali).
Chi soffre di varici deve evitare che il calore solare dilati ulteriormente le vene provocando danni irreparabili: si consiglia a costoro di esporsi con cautela al sole e di bagnare continuamente le gambe con acqua fresca.
Questo nostro sole, insomma, capace di curare malattie reumatiche, artrite, psoriasi ed acne, capace di conferire un aspetto migliore alla pelle e di eliminare pericolosi batteri, può diventare un nostro prezioso amico solo se avvicinato in maniera razionale e consapevole.


Silvana CANEPA - farmacista
pubblicazione del 1987