FINALMENTE ESTATE: ABBRONZATURA E PROTEZIONE

Domenica 03 Settembre 2006 17:07
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Diventa allora importante, sin da ora, attuare un programma di allenamento della pelle: cominciare a consumare progressivamente maggiori quantità di verdura e frutta soprattutto lontano dai pasti, utilizzare integratori naturali adatti ed applicare, un paio di volte al giorno, creme nutrienti, idratanti e lenitive arricchite con estratti naturali ad azione dermoprotettiva come l'aloe, la calendula, l'amamelide, la camomilla ed altre ancora per aiutare l'organismo a prevenire fenomeni quali la formazione di rughe, la perdita di luminosita e l' eccessiva secchezza cutanea; va da sè che una pelle curata prima, durante e dopo l' esposizione solare può anche conservare più a lungo l' abbronzatura.
Tra gli integratori naturali più tradizionalmente utilizzati per prepararsi all' abbronzatura hanno un posto di rilievo quelli a base di estratti di carota la cui radice arancione è assai ricca di BETACAROTENE, precursore della VITAMINA A o RETINOLO, le cui proprietà antiossidanti forniscono una protezione naturale alla cute preservandola dall' aggressione di agenti fisici e chimici quali i raggi ultravioletti.
Numerosi tipi di frutta e verdura, facilmente individuabili per il loro colore arancione, contengono la suddetta PROVITAMINA A dalla struttura chimica molto simile a quella della VITAMINA A nella quale viene convertita in modo prevalente a livello epatico dal quale poi viene successivamente veicolata verso i tessuti periferici legata ad alcune proteine plasmatiche specifiche.
Una delle sue fondamentali funzioni è la gestione del corretto sviluppo e della giusta proliferazione delle cellule epiteliali: la protezione naturale che ne deriva protegge dall' aggressione dei raggi ultravioletti che a seconda del loro assorbimento possono determinare anche gravi effetti collaterali a breve e lungo termine quali eritema, edema, ispessimento cutaneo, foto-invecchiamento e maggiore probabilità di lesioni cancerose o pre-cancerose. Un altro carotenoide di recente introdotto nella composizione di molti integratori favorenti l' abbronzatura e il LICOPENE, presente nel pomodoro, le cui proprietà lo rendono estremamente utile nella lotta alle infiammazioni, alle malattie della pelle e all'invecchiamento cutaneo, anche quello causato dai raggi UV; il suddetto carotenoide non presenta attività provitaminica ma possiede elevate capacita antiossidanti perchè capta efficacemente l' anione superossido ed altri radicali liberi. Un altro componente degli integratori adatti a favorire una buona abbronzatura è la VITAMINA E la cui presenza nella formulazione, comunque, deve essere ben ponderata perchè alte dosi possono modificare l' assorbimento ed il conseguente utilizzo del betacarotene. Molto utili a favorire l' abbronzatura sono anche LE BACCHE DI MIRTILLO dalle proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e rigeneranti per la loro capacità di contrastare i danni provocati dai radicali liberi e dalle radiazioni ultraviolette.
Tali bacche contengono in buona concentrazione ANTOCIANOSIDI (BIOFLAVONOIDI) e VITAMINA C: i primi rinforzano, tonificano e proteggono le pareti dei vasi sanguigni e così regolano la funzionalità del microcircolo limitando la vasodilatazione; la Vitamina C invece, è di fondamentale importanza per la rigenerazione delle fibre di collagene e quindi per l'elasticità e la resistenza cutanea. Assai importanti per la protezione dai raggi solari sono anche gli estratti di RIBES NERO le cui foglie sono molto utilizzate per le loro proprietà antiallergiche ed antiflogistiche: a determinare queste attività contribuiscono, tra gli altri componenti, i FLAVONOIDI (soprattutto le RUTINE), alcune sostanze steroidee quali il LANOSTEROLO (con la sua azione cortisonosimile) ed anche ANTOCIANINE e POLIFENOLI.
Per sintetizzare le azioni del ribes possiamo dire che esso sembra in grado di interferire nel processo infiammatorio stabilizzando le membrane cellulari, inoltre limita la produzione di istamine e di chinine ed agisce diminuendo in modo selettivo la produzione di IgE. Concludo il discorso sugli integratori da utilizzare in una fase preventiva ricordando e raccomandando l'0LIO DI ENOTERA e l'0LIO DI BORRAGINE, da considerare quali supplementi dietetici prima per preparare la pelle all' abbronzatura e poi per favorire il ripristino del giusto grado di idratazione ed elasticità dopo l' esposizione ai raggi solari.

Fattore di protezione
Con la sempre crescente consapevolezza dei rischi connessi all' esposizione eccessiva ai raggi solari l'atteggiamento della società nei confronti dell' abbronzatura è cambiato nel tempo.
Con esso è cambiato anche il concetto di "prodotto solare" al quale in passato si chiedeva solo di abbronzare mentre oggi sempre più si demanda anche un'azione protettiva. Proprio per questo motivo sono cambiate anche le formulazioni che devono permettere di esercitare protezione ad ampio spettro sia contro le radiazioni UV-B eritematogene che contro le UV-A che sono in grado di potenziare gli effetti dannosi dei raggi UV-B e risultano essere anche le più penetranti e capaci di danni di profondità al sistema cutaneo.
Il danno più noto tra quelli visibili ad occhio nudo è l' eritema solare o scottatura: si tratta di un'infiammazione acuta della pelle che si manifesta con arrossamento, gonfiore, edema, essudazione linfatica, formazione di vescicole e desquamazione cutanea. La funzionalità di un prodotto solare è quindi la capacita di prevenire o limitare le conseguenze appena accennate viene valutata con un parametro chiamato SPF: Sun Protection Factor ovvero Fattore di Protezione Solare. Purtroppo esistono nel mondo diverse metodologie i cui parametri possono portare alla determinazione di valori di SPF non sempre comparabili e spesso fonte di confusione per il consumatore diventato sempre più un cittadino del mondo ovvero viaggiatore internazionale.
In ogni caso il suddetto SPF, in conseguenza del suo metodo di misura è sempre, comunque, un indice del suo grado di protezione contro l' azione eritematogena delle radiazioni UV e non fa alcun riferimento a tutti i danni solari derivanti dall' esposizione cutanea.
La sua determinazione si ricava rapportando il valore della MINIMA DOSE ERITEMATOGENA relativo alla cute protetta col valore relativo alla cute non protetta.
Le metodologie più largamente usate sono state studiate da 4 enti nel mondo:
* FDA Food & Drug Administration-USA
* COLIPA Associazione Europea delle Industrie Cosmetiche
* SAA Associazione Australiana delle Industrie Cosmetiche
* JCIA Associazione Giapponese delle Industrie Cosmetiche

I vari metodi presentano molti elementi in comune, ad esempio la quantità di prodotto applicato (2mg/centimetro-quadro) e la superficie irradiata (1 cm-quadro), ma anche differenze importanti quali la procedura di applicazione del prodotto, la distribuzione dell' energia spettrale della radiazione e la selezione dei volontari. Molto importante, in ogni caso, è la identificazione delle variabili (biologiche, metodologiche e strumentali) per permettere agli operatori di minimizzare le possibilità di deviazione dal valore esatto di SPF. Comunque, allo stato attuale, le differenze tra le misure, seppure notevoli da un punto di vista sperimentale, si riflettono in variazioni, nella numerazione, dell' ordine di circa il 20%: naturalmente le discrepanze sono tanto maggiori quanto più alto è l'SPF. A parte la teoria c'è poi da tenere presente la realtà perchè nella pratica il consumatore usa dosi di prodotto per unità di superficie cutanea molto minori di quelle standard impiegate nelle determinazioni sperimentali, inoltre esistono ancora variabili quali la riflessione dovuta alle superfici (acqua, roccia, sabbia e neve), la disomogenea applicazione nelle zone del corpo a spigoli acuti, la sudorazione, la massaggiabilità variabile, la resistenza all' acqua, l' assorbimento transdermico ed altri che rappresentano fattori di aumento del rischio che devono sempre essere considerati. Bisogna riflettere anche in merito al problema rappresentato dal rapporto conflittuale tra necessità di protezione e ansia di abbronzatura che induce a comportamenti non ottimali. Per concludere il discorso sui fattori di protezione bisogna sottolineare e considerare con attenzione l'incapacità dell'SPF di quantificare i danni non eritematosi, sempre più considerati preoccupanti per la salute generale dell'organismo.

…Dopo i bagni di sole

La prolungata esposizione ai raggi solari senza le dovute cautele può provocare fastidiose manifestazioni quali l' eritema solare e può anche accelerare fenomeni quali l'invecchiamento precoce, la formazione di rughe, la perdita di luminosità e l' eccessiva secchezza cutanea. Risulta quindi evidente che una pelle curata prima, durante e dopo l' esposizione solare sarà non solo più sana e bella ma anche in grado di mantenere più a lungo l' abbronzatura: importante e favorire il ripristino dell' equilibrio cutaneo e facilitare i processi di riparazione dell' epidermide irritata dal sole e dall' acqua di mare. In natura esistono tante piante i cui fitocomplessi possiedono proprietà lenitive, decongestionanti ed emollienti e possono essere veicolate, dal farmacista preparatore, in diversi tipi di preparazioni, dall'unguento alla pomata, all' emulsione, al gel.
Citerò molto sinteticamente e solo per dovere d'informazione estratti naturali già molto conosciuti ed ampiamente utilizzati quali quelli di MALVA, dall'azione spiccatamente emolliente, di CALENDULA, ricca in principi dall' azione antisettica, protettiva ed antinfiammatoria, ed infine estratti di PROPOLI, capace di ridurre rapidamente i sintomi legati all'infiammazione, inclusi l' edema e l' arrossamento tipico dell' eritema; tratterò invece con più dovizia di particolari l'ALOE VERA e la FEIJOA SELLOWIANA.

L'Aloe Vera
Possiede, oltre alle note proprietà lassative, anche interessanti attività curative a livello della cute: dai tubuli esterni posti sotto l' epidermide delle foglie si estrae un succo ricco di antrachinoni, dalla parte centrale della foglia si ottiene, invece, un gel dalle spiccate proprietà dermoprotettive. La ricchezza di acqua, polisaccaridi, pectine, aminoacidi e vitamine conferisce al gel proprietà idratanti, emollienti, cicatrizzanti ed antinfiammatorie che lo rendono particolarmente indicato, anche allo stato puro, nel trattamento dell' eritema solare oltrechè di acne, ragadi, ulcerazioni cutanee ed anche ferite ed ustioni.

Feijoa Sellowiana
E' una pianta originaria del Sudamerica, diffusa notevolmente nell' Italia meridionale, dal frutto edule che si mangia tal quale oppure privata della buccia: esso viene anche impiegato per la preparazione di marmellate, succhi di frutta e gelati. Questo frutto ha un' elevata concentrazione di IODIO, presente anche negli ormoni tiroidei che sono preposti al controllo del metabolismo dell'organismo; i fitocomplessi presenti nel frutto sono anche ricchi di FLAVONOIDI che migliorano la circolazione sanguigna agendo sulla permeabilità capillare, presentano attività antiossidante perchè capaci di bloccare la formazione di radicali liberi, svolgono un' azione protettiva nei confronti dei raggi solari ed hanno azione chelante rispetto ad alcuni metalli pesanti. Numerosi studi hanno anche evidenziato proprietà anticancerogene ed un' elevata attività antibatterica. Nella composizione del frutto, inoltre, è stata segnalata la presenza di VITAMINA C e di BETACAROTENE (precursore della VITAMINA A). Gli estratti vegetali hanno grande importanza in cosmesi per il trattamento migliorativo della cute, la prevenzione dagli inestetismi e la protezione dalle radiazioni solari. La presenza in essi di lipidi, olii, essenze, flavonoidi, mucillagini e vitamine li rende particolarmente idonei per assolvere ad alcune importanti azioni: non bisogna dimenticare che la pelle costituisce una barriera difensiva per il nostro organismo e per mantenere la sua integrità e funzionalità, o meglio per la sua normalizzazione, essa deve essere protetta mantenendo costante l'idratazione e l' elasticità. Gli estratti vegetali di Feijoa essendo ricchi di preziosi principi attivi presentano funzionalità emollienti, ammorbidenti nonché rinfrescanti, elasticizzanti, stimolanti, dermopurificanti e protettive nei confronti di tanti agenti nocivi e delle radiazioni solari.

Per concludere il discorso bisogna anche valutare l'ipotesi, quale conseguenza dell' esposizione al sole, di un eventuale eritema per il quale, in base alla sua gravità può essere necessaria associare, alla terapia locale, quantomeno l' assunzione per via sistemica di piante officinali ad azione antinfiammatoria, antidolorifica ed antiallergica.
* Di grande aiuto e il macerato glicerinato di RIBES NIGRUM, noto per le sue proprietà antinfiammatorie, antiallergiche, antidolorifiche ed antiedemigene.
* Molto utile e anche la Tintuta Madre di VIOLA TRICOLOR, pianta molto attiva sui problemi cutanei caratterizzata da una spiccata attività antiinfiammatoria, disarrossante ed antiallergica.
* Preziosa è, infine, la intura Madre di ELICRISO, pianta ricca in tannini, flavonoidi ed un olio essenziale che svolge azione antiinfiammatoria, antiallergica e depurativa sull'intero organismo ma soprattutto a livello della cute e del connettivo.

A parte i rimedi naturali o di sintesi, comunque, se ci si è scottati ed è comparso l' eritema accompagnato da vescicole piene di liquido:
- Bisogna evitare l' esposizione al sole, preparare ed applicare immediatamente compresse con semplice acqua fredda; successivamente, se la scottatura è estesa e di una certa gravità, dietro consiglio medico e/o del farmacista applicare creme emollienti ed idratanti preferibilmente a composizione naturale.
- Si deve aver cura, inoltre, di non rompere le vescicole prodotte: se si dovessero rompere spontaneamente tenere pulita la parte con lavaggi di acqua e sapone (preferibilmente neutro) e proteggere ]' epidermide sempre con creme e garze imbevute di prodotti adatti, preferibilmente naturali.
- Bisogna integrare la perdita di liquidi bevendo molto.
- E' possibile fare uso di qualche semplice antidolorifico solo se effettivamente necessario
- Chiamare il medico o rivolgersi alle strutture sanitarie nel caso di febbre oltre i 39° e nel caso in cui il dolore dovesse persistere oltre i due giorni.

Dopo aver parlato di protezione, prodotti solari e fitocomplessi naturali, è il caso di vedere alcuni utili suggerimenti riguardanti il modo migliore per prendere il sole e godere dei suoi benefici raggi:
- esporsi al sole in modo graduale, non più di qualche minuto, almeno per i primi giorni
- proteggere occhi, viso e collo indossando un cappello con visiera
- evitare di prendere il sole fra le dieci del mattino e le sedici del pomeriggio: i raggi incidenti UV in queste ore sono particolarmente forti
- se costretti a prolungate esposizioni proteggere il corpo con indumenti
- portare occhiali schermati per proteggere gli occhi dai raggi ultravioletti
- proteggere la cute con prodotti schermanti nei primi giorni, se di pelle scura o normale, sempre, invece, se si ha la pelle delicata
- fare attenzione ai riverberi dell' acqua, della neve e della sabbia, i raggi riflessi UV mantengono la loro energia
- usare le stesse precauzioni anche a cielo coperto: le nuvole non arrestano nè schermano i raggi UV e l'eritema è sempre possibile
- evitare il sole in gravidanza, potrebbe provocare macchie alla pelle (cloasma gravidico)
- non esporre al sole, senza protezione, i bambini al di sotto del terzo anno di età.

Alfonso DE ANGELIS
Pia NOVI
Francesco CORRADO
pubblicazione del 2002